Obiettivi del progetto
L’obiettivo principale è quello di realizzare un “modello integrato di interventi specialistici” che metta in ‘rete’ soggetti già operativi nell’accoglienza ai migranti e nel loro inserimento in attività di utilità sociale e di pubblico interesse nell’ambito della riqualificazione degli edifici scolastici, concentrando le risorse, umane ed economiche, per attività finalizzate all’integrazione della popolazione migrante sul territorio, in un’ottica di superamento della fase di “emergenza”.
Gli obiettivi consequenziali che si pone il Progetto sono molteplici:
- aumentare la consapevolezza che il ‘bene comune scuola’ deve essere recuperato, mantenuto e migliorato grazie all’azione che deve essere svolta dall’interno della stessa da parte dei professori, dei ragazzi con l’aiuto dei volontari;
- sensibilizzare alla cura degli spazi comuni il corpo docente e le famiglie;
- aumentare la consapevolezza nei giovani ragazzi richiedenti asilo dell’importanza di amare e rispettare la città che li accoglie;
- aumentare le esperienze formative dei ragazzi, dare ulteriori possibilità di arricchimento personale e orientamento professionale;
- creare alcune professionalità, da acquisire attraverso l’azione di volontariato per i migranti, che possono essere utilizzate nel mondo del lavoro.
Contestualizzazione del progetto
Sul territorio regionale è presente, da alcuni anni, una notevole quantità di ragazzi richiedenti asilo inattivi.
La Fondazione, per rispondere a questo bisogno e alla domanda di integrazione sociale di cui si faceva portavoce il Comune di Firenze, ed anche i residenti, a luglio 2015, nel Quartiere 3, a Sorgane, ha coinvolto 70 ragazzi in attività congiunte con i propri volontari di riqualificazione urbana.
L’esperienza positiva ha coinvolto anche l’AICS, facendo sì che a settembre 2015 è stato possibile il coinvolgimento di 50 ragazzi nell’organizzazione della Festa annuale della Fondazione, intervenendo sulla facciata del Teatro Puccini e nell’area verde ad esso attigua.
Forte di questa esperienza, gli Angeli del Bello di Firenze hanno deciso di strutturare la collaborazione prediligendo la creazione di piccoli gruppi misti, cui affidare aree da “custodire” e volontari da affiancare. Il lavoro di squadra funziona ed oggi gruppi di 5/6 giovani richiedenti asilo ed altrettanti Angeli volontari intervengono, fianco a fianco, dove necessario.
Operativamente la Fondazione adesso collabora con diverse strutture di accoglienza. Con alcune sono stati strutturati nel tempo anche progetti fuori dal capoluogo toscano, per esempio a Borgo San Lorenzo (con Albatros e Il Cenacolo) e Lastra a Signa (con Albatros).
Il 2017 inizia con circa 100 ragazzi che operano in maniera strutturata con la Fondazione di Firenze nonostante le difficoltà per i numeri, l’annualità dei progetti, il poco tempo in cui rimangono in Toscana. Gli Angeli del Bello di Firenze stanno cercando di facilitare collaborazione e integrazione, formando piccoli gruppi di ragazzi, stanziali che operano vicino a dove vivono per poter dar loro la possibilità di organizzarsi al meglio. Tra le tante attività ricordiamo il gruppo di Villa Basilewsky con Il Cenacolo, quelli che si occupano dei giardini del Quartiere 2 con AICS, gli oltre 15 ragazzi di Il Cenacolo e Caritas Villa Pepi, la loro partecipazione ai Gruppi “Oltrarno on Tour” e “Angeli al volo”, l’ultimo nato.
Con questo progetto, di durata sperimentale annuale, ma che costituirà sicuramente un ‘ponte’ tra il passato ed il futuro, la Fondazione intende strutturare e valorizzare l’esperienza maturata con i migranti e le scuole capitalizzandola in metodologie sperimentate e condivise, al fine di riuscire ad attivare, alla fine dell’anno sperimentale, progetti di più ampio respiro e continuativi.
Il territorio sul quale interverrà sarà contestualmente quello di Firenze, Prato e Pistoia.
Destinatari del progetto
Destinatari sono gli studenti di scuola secondaria, le loro famiglie ed il corpo docente. In particolare:
- 300 ragazzi di 3 scuole secondarie (nelle 3 aree territoriali interessate) da selezionare tra nuove adesioni e collaborazioni già attive.
- famiglie dei ragazzi coinvolgibili.
La Fondazione, laddove sarà possibile, prenderà spunto dalle buone prassi del territorio, ad iniziare dall’esperienza dei graffitari e artisti della Street Art, ipotizzando anche la realizzazione di murales.
Sono anche i migranti/richiedenti asilo:
- 60 già censiti ed affidati alle strutture dalla Prefettura.
Questo gruppo è il destinatario privilegiato del Progetto, visto l’obiettivo di un senso civico che si raggiunge grazie all’interazione di culture e persone diverse che hanno come finalità la cura di beni comuni.
Il progetto si rivolge alla fine a platee differenti per età, da ragazzi ad adulti, per censo e per estrazione culturale ed etnica.
Attività previste
Il Progetto ha una durata annuale.
Nelle 3 scuole secondarie individuate verranno rese possibili azioni di recupero delle facciate, delle aree verdi e degli spazi interni delle scuole. In particolare, internamente, verranno imbiancate le aule.
Per far questo saranno coinvolti gli immigrati/richiedenti asilo insieme ai volontari della Fondazione.
Volendo sintetizzare le fasi del progetto, abbiamo che:
relativamente alle azioni nelle scuole
- la Fondazione si fa promotrice di un’azione diretta/promozionale verso le scuole;
- riceve le richieste di partecipazione direttamente dalle scuole;
- contatta i docenti e concorda data e luogo per il primo sopralluogo (per verificarne la fattibilità), per una formazione/sensibilizzazione degli stessi e per la definizione delle modalità di coinvolgimento dei ragazzi;
- i ragazzi vengono coinvolti in momenti formativi in aula volti a spiegare le finalità (compreso il senso civico e l’integrazione sociale), le modalità di intervento e il loro ruolo nell’azione pratica;
relativamente alle azioni con i migranti
- selezione dei migranti presenti nelle strutture di accoglienza con cui si è in rapporto sulla base di attitudini, capacità ed aspettative;
- assicurazione dei migranti per responsabilità civile verso terzi ed infortuni;
- formazione ai migranti sul senso civico, l’integrazione sociale e le tecniche per riqualificare arredi urbani;
azioni congiunte
- conferenza stampa iniziale di presentazione del Progetto (che dovrà essere corredata da comunicati stampa, inviti, predisposizione pagina su sito web della Fondazione);
- realizzazione delle attività con il supporto dei volontari e dei tecnici incaricati;
- organizzazione di 3 eventi finalizzati alla presentazione alla cittadinanza delle scuole riqualificate.
Parte della formazione (non riguardanti le tecniche specifiche per riqualificare le scuole) di sensibilizzazione rivolta ai docenti, agli studenti e ai migranti potrà essere curata dal Centro Unesco di Firenze Onlus un’associazione senza scopo di lucro costituita nel 1971 che svolge attività culturale, sociale e di cooperazione allo sviluppo sostenibile a livello locale ed internazionale attuando i principi dell’Organizzazione per l’Educazione, la Scienza e la Cultura delle Nazioni Unite (UNESCO).
Di tutti gli interventi verrà realizzata ampia documentazione fotografica e audiovisiva che riporterà che il Progetto è stata reso possibile grazie anche al contributo della Fondazione Marchi.